TVA un altro passo nel ns lungo …cammino

Oggi un’altra tappa fondamentale dell’annosa vicenda della realizzazione della tranvia da Termini a Vaticano fino all’Aurelio, nota come TVA: è terminata la fase di consultazione sul progetto preliminare e, con grande soddisfazione anche nostra che seguiamo e vorremmo vedere il tutto bello e finito, tante proposte costruttive e molti riscontri positivi.

Ci uniamo allora anche noi al coro dell’assessore alla Mobilità Eugenio Patanè che, oltre a compiacersi del percorso avviato e concluso in poco meno di un mese, ha già dato il suo parere su alcune varianti al progetto che andranno presto verificate dai progettisti.

“Ci uniamo – come ha affermato il nostro Segretario Generale Roberto Corbella  –perché oltre a vedere  riconosciute valide alcune delle nostre proposte, registriamo un passo avanti nell’azione che iniziammo sin dal lontano 2017 e che trova oggi meritato riscontro.

La nostra “tramvia” inizia nel febbraio 2017 con  la richiesta di accesso agli atti, è seguito un convegno apposito sul progetto con l’ordine degli ingegneri all’ACI nel settembre 2017, poi nel 2018 un workshop con i vari attori e l’incardinamento del progetto in Commissione Mobilità, quindi nell’aprile 2019 la presentazione in Campidoglio del cronoprogramma per realizzare il progetto in tempo per  il Giubileo 2025  e per ultimo il dibattito con i principali stakeholder nel novembre 2023 con l’Assessore Eugenio Patanè. Infine una consultazione partecipata e civile che porta elementi utili alla ottimizzazione del progetto. Un lungo viaggio, ma malgrado gli anni passati, non è stata una battaglia inutile. Anzi!”

Eccole alcune delle nostre proposte che sono state già prese in considerazione, fermo restando che anche le altre saranno attentamente esaminate:

  • prevedere l’inizio dei cantieri da Piazza dei Giureconsulti verso piazza Risorgimento per evitare il fermo cantieri durante l’anno giubilare;
  • adottare localmente sistemi antivibranti di massima efficacia per abbattere le vibrazioni che potrebbero essere dannose per i palazzi in genere e per quelli storici in particolare;
  • adottare diffusamente un sistema di priorità semaforica di elevata efficacia;
  • rendere esclusiva la sede tranviaria, eliminando il suo utilizzo da parte di bus e taxi, e conseguentemente ridurre la sua larghezza al minimo di normativa;
  • prevedere pensiline sulle banchine di fermata dei tram;
  • realizzare la nuova sede tranviaria in centro strada lungo Corso Vittorio Emanuele II;
  • diramare le due linee per piazza Risorgimento e per piazza dei Giureconsulti direttamente a doppio binario con un bivio in corrispondenza della fermata Acciaioli alla fine di Corso Vittorio per consentire così anche l’eliminazione delle interferenze tra il tram e gli accessi all’ospedale S. Spirito in Lungotevere in Sassia;
  • migliorare l’interscambio del tram con l’adiacente stazione FS di San Pietro lungo via Gregorio VII, mediante una fermata da posizionare di fronte alla stazione stessa, rivedendo la posizione delle fermate del tram S. Pietro e Gelsomino poste prima e dopo la stazione FS.

Il successo del tavolo è stato anche dato, come ricordato nel corso dell’incontro, dai 236 iscritti e intervenuti, dai 65 interventi e dalle 21 proposte e osservazioni scritte e inviate da 15 diversi soggetti (cittadini, associazioni, politici).

Un metodo di consultazione, quello utilizzato dall’Amministrazione Capitolina, che ci trova più che consenzienti per la possibilità da parte della cittadinanza tutta di esprimere proposte, osservazioni e bisogni, cosa fatta peraltro nei cinque incontri, in modo civile e propositivo. Un format che l’Assessore si è già impegnato a replicare su altri progetti.

E’ stato lo stesso Assessore Eugenio Patanè a dichiarare peraltro: “Sono molto soddisfatto della grande partecipazione, dell’esito e dei risultati del Tavolo di Consultazione sulla TVA che è stato un esercizio virtuoso di democrazia e trasparenza, e che oggi si è chiuso solo formalmente, ma che in realtà continuerà ad andare avanti fino alla fine dell’opera, trasformandosi in una sorta di Osservatorio permanente” così come anche da noi di Per Roma richiesto.

Ad Maiora.