24 febbraio 2021 Osservatorio Parlamentare per Roma partecipa all’Assemblea Capitolina per i 150 anni Roma Capitale

 

I parlamentari dell’Osservatorio Parlamentare per Roma sono stati invitati a partecipare all’Assemblea Capitolina “Status Roma Capitale -150° anniversario Roma Capitale.

Oltre  al Presidente dell’Osservatorio On. Magi (+Europa), sono intervenuti On. Baldino (M5S),On. Barelli (FI), On. De Angelis (Lega), Sen. De Petris (LEU) , On. Fassina (LEU), Sen. Gasparri (FI), On. Morassut (PD), On. Rampelli (FdI),  ed altri

Al termine l’Aula Giulio Cesare, con voto unanime, ha approvato un ordine del giorno che impegna “l’Assemblea Capitolina ad avviare un percorso di metodo condiviso, sentiti i gruppi parlamentari del territorio romano, ovvero i parlamentari delle diverse forze politiche rappresentati in forma associata, volto a sostenere la piena attuazione della riforma in materia di poteri, risorse e funzioni di Roma Capitale”. Il prossimo passo lo deve compiere il Parlamento, e su questo si è espresso On. Brescia, che guida al commissione dove la riforma sui poteri di Roma potrebbe atterrare presto. “Nelle prossime settimane- ha detto- prenderà il via in commissione Affari Costituzionali alla Camera una iniziativa legislativa per Roma, una riforma di sistema capace di generare un decisivo impatto sulla qualità della vita della Capitale. Partirà, infatti, l’esame di una proposta di legge costituzionale che modifica l’articolo 114, comma 3 della Costituzione”. Non tutti, però, sono concordi sull’utilizzo di una riforma costituzionale, il cui iter è molto più lungo e complesso e prevede quattro voti nelle due Camere, per raggiungere l’obiettivo comune. On. Magi si è chiesto se non fosse il caso di usare una legge ordinaria “come quella già depositata con la quale si prevede un’unificazione amministrativa e funzionale dell’ente Roma Capitale con la Città metropolitana”. Gli stessi dubbi della Sen. Loredana De Petris, anche lei più orientata, a dire il vero, ad una riforma per via legislativa. Mentre l’On. Morassut ha riproposto il tema della riforma da lui scritta che trasforma Roma in una Regione Capitale.

Più poteri e più risorse a Roma Capitale. Dopo oltre un decennio di prove generali senza risultati, il Campidoglio, questa volta con il supporto di un fronte trasversale di parlamentari capitolini, ci riprova. Il nuovo tentativo di portare a casa la riforma in grado di trasformare la Città eterna in una Capitale europea, almeno sul fronte del funzionamento amministrativo. Erano altresì presenti il presidente della Camera di Commercio, Lorenzo Tagliavanti, quello di Federalberghi Roma, Giuseppe Roscioli, il presidente dell’Acer, Nicolo’ Rebecchini, Stefano Cenci di Unindustria e rappresentanti di Confcommercio, Confesercenti e di Cgil, Cisl e Uil. Uno schieramento che da già solo sarebbe notizia e che diventa un messaggio politico che fa ben sperare, questa volta, per la riuscita dell’operazione.

In Aula hanno parlato anche i capigruppo locali dei vari partiti. Il presidente del gruppo Pd, Giulio Pelonzi, ha chiesto che questa volta “si arrivi ad un risultato concreto, con l’avvio di un percorso e di un confronto ordinato. E’ necessario che il Governo si attivi fissando un programma di audizioni e confronti per arrivare al risultato”. Per quello di Fdi, Andrea De Priamo, “dobbiamo essere consapevoli di quello che possiamo raggiungere subito: serve un lobbismo sano per la città. Abbiamo perso fin troppo tempo in Assemblea Capitolina. Per questo dobbiamo stringere un Patto per Roma avviando una fase costituente vera”. Il sostegno alla riforma, infine, è arrivato anche dai rappresentanti economici. Tagliavanti ha ricordato come “tutte le grandi Capitali europee, tra la fine del vecchio millennio e l’inizio del nuovo, si sono dotate di uno status speciale per governare il loro sviluppo economico. Anche per Roma occorre ora una governance adeguata. Come Capitale Roma necessita di poteri speciali. Non possiamo più perdere questa occasione”. Gli elementi per il successo, questa volta sembrano esserci tutti. Senza trascurare il fatto che l’attuale Governo Draghi vede la presenza di quasi tutte le forze politiche. Un particolare non da poco conto che potrebbe influire per diminuire la litigiosità dei partiti quando si tratterà di portare in Parlamento la riforma. A seguire il video dell’intera seduta

https://www.youtube.com/watch?v=DyMbZvYMUlc